Una serata sfortunata, dalla quale l’Avellino esce un po’ più forte sotto il profilo psicologico. Un pareggio nel quale rimbomba però l’infortuni gravissimo occorso alla fine del primo tempo a Lasik. Frattura scomposta di tibia e perone per lui, che dovrà stare molto tempo lontano dai campi per recuperare da uno degli infortuni più brutti che possano capitare ad un calciatore. Questa nota stonata va ad inserirsi in una serata nella quale Novellino le ha provate tutte anche per vincere la partita. Su un campo difficile come quello di Frosinone, squadra che per una notte, se avesse battuto l’Avellino, sarebbe volata in solitaria in testa alla classifica. Ed invece i lupi non sono stati d’accordo. Ed addirittura hanno costretto i padroni di casa ad inseguire, dopo il gol in apertura di Castaldo, sempre lui, che ancora una volta ha mostrato di essere decisivo ogni qualvolta ne ha l’opportunità. Dopo il vantaggio l’Avellino ha assestato la difesa, con una gara attenta, e l’aiuto della fortuna, che in questi casi non gusta mai. I legni della porta dell’Avellino sono stati dalla parte di Lezzerini, fino al momento del pari avvenuto nella ripresa. La gara, dopo il pareggio dei padroni di casa, ha preso un’altra piega. Nessuna delle due squadre aveva voglia di arrendersi al pari, solo che nel finale le energie dell’Avellino sembravano maggiori rispetto a quelle dei ciociari, che hanno spinto sempre ma senza frutto, collezionando una miriade di tiri dalla bandierina, ma di fatto senza riuscire a scardinare l’attenta retroguardia irpina. Una gara soddisfacente, insomma, che apre nel migliore dei modi, con un pari pesantissimo, quel ciclo di tre partite che Novellino aveva indicato come determinanti per comprendere a cosa può ambire la sua squadra. Si continuerà con il Palermo, poi con il Carpi. Intanto la prima è in archivio con un punto che vale oro.