NAPOLI – Il calcio camminato o walking football nasce in Inghilterra nel 2011 in seguito ad un sondaggio tra i tesserati di vari circoli di over 50 in cui veniva chiesto loro quale attività avrebbero voluto svolgere. È emerso che molti di loro avevano ancora voglia di giocare a calcio: da qui l’idea di creare un nuovo gioco, più fedele possibile al calcio che conosciamo e pratichiamo, per consentire di scendere in campo anche a persone più avanti con l’età o con diminuite capacità fisiche. In Italia è stata Bologna la città apripista, con il primo torneo nazionale tenutosi a Pesaro lo scorso giugno. La regola principale, neanche a dirlo, è che la corsa è vietata, sul passo svelto, invece, l’arbitro può chiudere un occhio; in più, la palla non può superare l’altezza della vita, ci sono due tempi che possono variare dai 15 ai 20 minuti e si gioca sei contro sei. Anche la Campania, soprattutto Napoli, si è dimostrata aperta a portare in regione questo tipo di attività grazie al lavoro svolto dal Panathlon Club Napoli che, in un convegno organizzato al Circolo Posillipo, ha illustrato la disciplina emergente assieme alla variante camminata anche del basket. Il progetto del club presieduto da Francesco Schillirò è stato approvato nell’ambito della EWOS 2018 Beactive - Settimana Europea dello Sport.
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