Ventinove anni di Giro d’Italia. Nell’ambiente lo definiscono “Il Principe” ma Gianni Savio, 65 anni torinese, in realtà è il Re della corsa più bella del mondo di cui è in grado di raccontare aneddoti e retroscena, fughe e vittorie con una capacità tale da fare vivere in diretta i momenti salienti di ogni tappa. A Napoli si ritrova a meraviglia. “No, non c’entrano i titoli anche se qui hanno dominato famiglie reali. Questa è una città che sa esaltare ogni cosa che rappresenti un momento di aggregazione, dal calcio alla vela, dal tennis al ciclismo ed è stato giusto fare partire il Giro proprio da questa splendida capitale del sud”. Gianni Savio è il team manager dell’Androni Giocattoli Venezuela, formazione multietnica che vanta elementi di spicco quali Franco Pellizotti, Campione Italiano in carica, Emanuele Sella, Giairo Ermeti, Fabio Felline, Mattia Gavazzi, Diego Rosa; due venezuelani, Tomas Gil e Jackson Rodriguez, e un colombiano, Miguel Angel Rubiano. <>, ha spiegato ieri sera Savio nel corso della conferenza stampa tenuta presso la sede dell’Us Acli di Avellino dove, a nome dello sponsor Androni, ha consegnato giocattoli al presidente regionale Giampaolo Londra e ad Alfredo Cucciniello, membro di presidenza nazionale delle Acli. <>, ha detto ancora Savio, accompagnato poi raggiunto da Giairo Ermeti, reduce da un allenamento svolto con i cicloamatori della Irpinia Bike Team del presidente Raffaele Di Gisi. “Grazie a tutti per la splendida collaborazione e l’entusiasmo, non è stata casuale la scelta di questa location e per tutto quanto fatto ringrazio il nostro responsabile della comunicazione Leondino Pescatore”.
Ciclismo uguale doping: un’affermazione ancora attuale?
<>.
In Italia si sta forse assistendo a una carenza di fenomeni rispetto al passato.
<>.
Quale ritiene sia il fattore determinante per formare un team vincente?
<>.
Commenta l'articolo