La certezza che emerge dall’ultimo turno di campionato di Prima Divisione è che l’Avellino non può più nascondersi, né limitare la fantasia dei propri sostenitori, i quali anche nell’ultima gara di campionato hanno potuto ammirare una compagine ben organizzata, decisa e di certo sopra le righe proprio quanto ad organizzazione di gioco. La rete di Zigoni sul finire del primo tempo è stata sufficiente a piegare le resistenze di un Pisa che pure era venuto al Partenio Lombardi con l’intenzione di raccogliere quanto più possibile. Pagliari, espulso durante la gara, aveva annunciato battaglia, ma probabilmente neanche lui si aspettava di trovarsi di fronte una armata ben attrezzata per l’occorrenza. L’Avellino ora guarda con ottimismo una classifica che, a pensarci con il senno di poi, sembra davvero irreale. Certo le squadre che viaggiano in vetta sono di un altro pianeta. La Ternana è quota 43 con ben 15 punti in più dei lupi. Il Taranto segue a 40, ma di punti sul campo ne ha conquistati realmente 41, visto che sconta un punto di penalizzazione. Ma la zona play off è ormai ad un passo. A quattro punti di distanza per la precisione. Ed allora, se dai suoi ventotto punti la squadra irpina può continuare a sentirsi più vicina alle zone nobili della classifica che a quelle basse, è ovvio pensare che a maggior ragione i tifosi sono autorizzati a credere all’impresa. Di certo i conti si faranno in primavera, ma intanto c’è un dato di fatto che dopo la vittoria casalinga contro il Pisa non si può smentire: la zona play out è lontana quasi dici punti, il che, tradotto in termini calcistici vuol dire che basta sapere gestire il vantaggio acquisito per evitare brutte sorprese ed incubi ai tifosi. Domenica c’è un altro scontro delicato, quello contro il Tritium, squadra che all’andata fece male ai lupi. Ma come è stata vendicata la sconfitta subita all’andata per mano del Pisa, che si impose con un umiliante tre a zero, allo stesso modo è possibile oggi pensare che quest’alta squadra, questo Avellino rigenerato, possa fare la voce grossa anche contro la prossima formazione che incontrerà sul proprio cammino. Cercando di aumentare il distacco su quest’ultima, in modo da mettere ancora di più le distanze tra sé e le possibili avversarie nella corsa alle zone nobili della classifica.