A tre giorni dalla disputa dell’incontro casalingo contro la Nocerina, la Vis Ariano aspetta di conoscere quale sarà il proprio destino proprio per la disputa della partita contro i Molossi. In seguito all’ordine del Prefetto di disputare la gara a porte chiuse, perché ritenuta fortemente a rischio, c’è stata una sorta di mobilitazione virtuale da parte di chi continua a sostenere che il pubblico arianese è un pubblico non solo corretto, ma anche rispettoso delle regole e delle restrizioni che vengono imposte. L’utilizzo del Renzulli a capienza fortemente ridotta, con la presenza promiscua della tifoseria locale e di quelle ospiti, senza che sia mai accaduto nulla, mai un incidente, mai uno scontro, sono la prova del fatto che la determinazione della Prefettura di chiudere le porte dello stadio arianese in occasione della prossima gara di campionato, sia una misura preventiva eccessivamente severa. La squadra arianese intanto incassa l’attestato di solidarietà proprio dalla società della Nocerina, che ha comunicato ufficialmente la propria disponibilità ad impegnarsi a non fare muovere tifosi al seguito in occasione della partita di Ariano, in modo da consentire al pubblico di casa di prendere parte regolarmente alla partita. Un bel gesto, senza dubbio, da parte di un club che ha una tradizione calcistica davvero di grandissimo spessore, e che proprio per questo, per essere decaduto nel calcio dilettantistico, dopo avere conosciuto i fasti della cadetteria, ora non ha più un seguito importante di sostenitori. L’operazione di riapertura del Renzulli, sia chiaro, è difficilissima. Nonostante la disponibilità della Nocerina a frenare qualsiasi iniziativa da parte dei tifosi di raggiungere lo stadio Renzulli, appare giocoforza illogico che la Prefettura possa fidarsi della parola data dal club che, di fatto, non ha il controllo sul flusso dei tifosi in trasferta. Certamente però si tratta di una apertura che potrebbe aiutare la Prefettura a rivedere in modo meno drastico il suo provvedimento, magari determinandosi per il divieto di trasferta imposto alla tifoseria dei molossi. Quest’ultima vicenda sembra arrivare nel momento meno opportuno, visto che l’Ariano conta molto su questa gara casalinga, nella quale vuole interrompere il digiuno di due mesi in campionato, e ritornare a correre, anche con l’aiuto del pubblico, verso la salvezza.