"Abbiamo deciso di far slittare la stesura dei gironi, noi abbiamo tempo fino al 30 Luglio per comunicarli alle società secondo regolamento. Ci siamo dati appuntamento a martedì per decidere, ma se non dovesse essere quella la data giusta ci potremmo rivedere in qualsiasi giorno fino alla fine di Luglio – così Mario Macalli dal sito Tutto lega Pro. Il presidente non ha gradito la fuga di notizie iniziata nel pomeriggio di ieri, e che ha in pratica aperto alla possibilità della formazione dei soliti due giorni della Prima Divisione, della ammissione degli undici club in sospeso con le fideiussioni, della formulazione di gironi a sedici squadre. “Sono delle indiscrezioni infondate, - ha sottolineato Macalli - soprattutto la voce del ripescaggio del Cosenza, la società calabrese rimarrà in Serie D. Se proprio avverranno dei ripescaggi saranno dalla Seconda Divisione alla Prima Divisione per formare due gironi da 18 squadre. Lo prevede il regolamento, ma non è detto che si faccia. Nella Seconda Divisione si prevedono due gironi uno da 16 e l'altro a 17 squadre. Ho letto che non ci saranno retrocessioni, ma ripeto che non cambierà nulla rispetto agli anni passati. Si retrocederà anche dalla Prima Divisione". Fatta questa puntualizzazione, va detto che proprio ieri doveva essere varato il format della Lega Pro. Nulla di fatto, anche se ormai sembra che si vada verso la disputa dei campionati così come illustrata a da Macalli. Due giorni da sedici squadre per la Prima Divisione. L’Avellino sarà inserito nel girone B con le formazioni meridionali ed in particolare con tutte le campane, con il risultato di un girone di ferro nel quale convergeranno anche le squadre del centro che, come il Frosinone, tendono a convergere verso Sud. Numerosi i derby che si profilano all’orizzonte, se la sensazione della creazione di un girone cui parteciperanno tutte le campane si farà concreta. Dall’anno venturo, comunque, nonostante le parole di Macalli, sembra che il format sarà quello della Lega Pro unica, con tre giorni ad accorpare tutte le squadre in una grande ex serie C, come quella in voga sul finire degli anni settanta. L’indiscrezione è trapelata dagli ambienti della lega e pubblicata dal Televideo Rai a margine di alcune dichiarazioni di Mario Beretta. L’Avellino attende come le altre società di avere lumi al riguardo.