E’ un successo che riporta tranquillità nell’ambiente e rilancia la candidatura verso i play-off della formazione ufitana Lpa. Gara senza storia, indirizzata già dalle prime battute. A fare la voce grossa il pezzo forte della casa: il settore lunghe. Grasso, Micovic, ma anche la ritrovata Narviciute, determinante in uscita dalla panchina, già in avvio nella costruzione del parziale di 16-2 che indirizza la gara. Reggio non va oltre le sortite offensive di Delibasic ed il passivo assume sempre più i connotati dell’imbarcata: +17 al 25’, + 23 alla fine del terzo periodo. Se il dominio a rimbalzo (47 carambole) è uno dei segni di continuità con il passato, la maggiore oculatezza nella gestione dei possessi offensivi e la ritrovata incisività in difesa sono i segnali positivi del nuovo corso di coach Agresti, così come la prestazione di rilievo di una ritrovata Nunzia Paparo. È praticamente suo tutto il secondo quarto: in campo grinta, determinazione e qualità di una vera leonessa. A fine match, è proprio lei la miglior realizzatrice, insieme ad Adriana Grasso, raggiungendo la doppia cifra sui 13 punti. Al di là delle oggettive difficoltà delle avversarie, si evidenziano quelli che sono stati i tanti aspetti positivi emersi con il nuovo corso Agresti, a partire dalla continuità di rendimento che ha caratterizzato il match anche a risultato ampiamente acquisito. Gara vinta con gioco di squadra, successo costruito a partire dalla difesa contro un avversario in crescita dopo il cambio di guida tecnica. L’Olympia ha dimostrato di essere una squadra molto tattica, in grado di variare continuamente in difesa e di creare non pochi problemi alle leonesse irpine come testimoniano le grandi difficoltà incontrate nel primo periodo, che hanno costretto la squadra ad adeguarsi molto rapidamente. Domenica prossima, altro match fondamentale per consolidare le ambizioni di post-season: si renderà visita alla Defensor Viterbo.