Si era detto da più parti che quello della S.S. Felice Scandone Sidigas Avellino sarebbe stato un mercato attento e che avrebbe portato l’attenzione degli operatori soprattutto sul mercato americano. In molti aspettavano che il primo colpo della stagione, dopo qualche tentennamento di troppo, avrebbe condotto in direzione Stati Uniti, e tanto soprattutto dopo il viaggio americano di Giorgio Valli e del Direttore Nevola. Ed invece se vogliamo la Scandone va oltre ogni più rosea aspettativa, portando in biancoverde un giocatore americano ma che ha già maturato una esperienza importante in Italia. Sottoscritto un contratto con il giocatore Dwight Hardy. Nato il 2 febbraio 1986 a New York, guardia di 186 cm, esce dalla St. John’s University, dove chiude il suo ultimo anno al college con 18.3 punti di media. Nella passata stagione, al primo anno da professionista gioca a Pistoia, con la quale raggiunge la finale play off di LegaDue, contro L’Enel Brindisi. Con oltre 22 punti di media (e un high di 44 punti contro Sant’Antimo), tirando con il 52,2% da 2 e con il 35% da oltre l’arco, ha vinto il titolo di capocannoniere e, inoltre, è stato eletto miglior giocatore del Campionato. Coach Giorgio Valli lo presenta così ai tifosi biancoverdi: ”Sono molto felice che Dwight faccia parte della nostra squadra: è un giocatore che ho seguito durante l’anno e che è piaciuto anche al nostro staff tecnico e dirigenziale. In campo sa fare molte cose e potrò essere impiegato anche come point guard”. In pratica la Scandone ha scelto un giocatore di prospettiva. Promettente e allo stesso tempo già in grado di dimostrare di avere qualità da vendere, bravo come realizzatore ma soprattutto duttile ed adattabile a ruoli differenti. Un po’ il giocatore che risponde all’identikit stilato da Giorgio Valli, che ha giocato ovviamente un ruolo determinante nella scelta del giocatore. Il suo placet ha dischiuso le porte all’arrivo dello statunitense che rappresenta solo il primo passo in una campagna di rafforzamento che al momento attende sviluppi. L’importante è però il segnale che arriva dalla dirigenza: non si resterà a guardare, ma si cercherà di mettere in piedi anche per quest’anno una squadra in grado di lottare per disputare un campionato importante o quantomeno dignitoso, come sempre accaduto nelle ultime stagioni.