Quella che l’Avellino si lascia alle spalle è una partita dalle molteplici letture. Da un lato resta l’amarezza per una occasione persa. Il gol del vantaggio firmato da Castaldo aveva dato l’illusione che contro la Pro Vercelli si potesse finalmente ritornare a vincere. Poi il pari, una manciata di minuti dopo, a riportare tutti sulla terra, a fare avere ancora una volta la consapevolezza che l’appuntamento con i tre punti doveva essere ancora una volta rimandato. Ma la sensazione predominante resta quella di avere finalmente rivisto all’opera una squadra finalmente di nuovo compatta, di nuovo vogliosa di fare gioco, di non restare inerte di fronte all’avversario di turno. Il secondo ciclo di Tesser, proprio come era accaduto a Marcolin al suo esordio, si apre con un pareggio. Un pareggio esterno che ha un peso decisamente importante nell’economia di una volta finale che purtroppo vede l’Avellino protagonista più nella zona a rischio che in quella dei piani alti. La prossima gara di campionato sarà ancora una volta difficile ed impegnativa. Il calendario riserva ai lupi la seconda trasferta consecutiva ed ancora una volta i lupi si troveranno di fronte ad una squadra che ha bisogno assolutamente di conquistare punti salvezza. Contro la Virtus Lanciano parlerà una classifica bugiarda, perché gli abruzzesi, destinatari di ben sette punti di penalizzazione, sarebbero addirittura un punto avanti ai biancoverdi, pwer quelle che sono state le potenzialità espresse in campo. Per Tesser subito la seconda prova del fuoco, dunque. e la necessità di continuare a fare punti.