Si deve intervenire al più presto altrimenti molti comuni irpini potrebbero restare con i rubinetti a secco durante i mesi estivi. Lo dice il presidente dell’alto calore Lello De Stefano che durante l’elezione del collegio sindacale ha presentato i dati elaborati dalla società per il 2016 che tengono conto degli anni che vanno dal 2001 al 2015. Ci sarà un calo delle sorgenti fino ad arrivare a meno 26%. La situazione quindi potrebbe non essere felice secondo il presidente dell’Alto Calore, nei mesi che vanno da luglio a settembre. Lo studio è stato presentato anche alla Regione. A determinare una situazione che si prevede drammatica, piogge scarse e poca neve. Necessaria sarà la partecipazione della Regione Campania all’acquisto dell'elettropompa di riserva per la centrale di Cassano Irpino e il finanziamento del progetto per ottimizzarla. Inoltre bisognerà rivedere gli accordi tra la Regione Campania e la Puglia per il ristoro che spetta all'Irpinia. Napoli intanto si servirebbe dell'acqua irpina senza pagare costi di gestione e manutenzione.
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