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Alta Capacità, strade da mettere in sicurezza. Il 2 ottobre incontro ad Avellino

Alta Capacità

Il dissesto idrogeologico di cui ha parlato il rappresentante del Governo Renzi, il pugliese Scalfarotto, potrebbe essere visto come una delle cause maggiori per la non realizzazione o meglio per la correzione del tracciato dell’Alta Capacita’ a favore della Puglia in modo particolare di Foggia. Ma il commissario straordinario Michele Elia ha assicurato che nel progetto preliminare la stazione HIRPINIA è presente ma che in fase di potenziamento dell’opera  bisognerà tenere conto di tre variabili: tempi, costi ed esigenze territoriali. E’ evidente che il commissario terrà conto e valuterà anche l’elemento vulnerabilità territoriale, ed è per questo che bisogna mettere in sicurezza tutti i tratti interessati da movimenti franosi che potrebbero rendere poco agevole e sicura la percorribilità da parte degli automobilisti in transito tutti i giorni su tratte di collegamento con la vicina Capitanata. Il riferimento è chiaro per la strada statale 90 delle Puglie interessata da un anno da una frana verificatasi dopo che un costone è venuto giù per l’abbondanza delle piogge. La statale è stata transennata ma mai messa in sicurezza. Il tratto è stato ristretto per cui gli automobilisti, sono stati messi nella condizione di dover rispettare il senso unico alternato  disciplinato da un semaforo che molto spesso subisce dei danni, con l’elevato rischio di incidenti. L’Anas è stata più volte sollecitata, ma fin’ora ha risposto solo alla chiamata della Prefettura su richiesta del sindaco di Greci, che ha voluto ed ottenuto un incontro previsto per il 2 ottobre ad Avellino e a cui prenderanno parte anche il Genio Civile di Ariano, i rappresentanti della Regione Campania, l'autorità di bacino, i sindaci di Greci e Montaguto. In quell’occasione si cercheranno soluzioni per evitare il ripetersi di situazioni già vissute con la frana di Montaguto, che aveva messo letteralmente in ginocchio l’economia locale, facendo saltare i collegamenti tra l’arianese e il foggiano e che oggi viene ricordata per sottolineare quanto il territorio irpino sia interessato da continui movimenti franosi che potrebbero mettere a rischio la realizzazione di opere di collegamento importanti a tutto vantaggio di altri territori.

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