Ci sono esuberi all’Alto Calore Servizi. 360 dipendenti sono troppi. Per salvare i posto di lavori c’è bisogno di una rivoluzione della pianta organica: riduzione dei privilegi, ridefinizione delle mansioni. Il pResidente Lello De Stefano è determinato quanto consapevole della complessità della sfida. Se l’operazione non dovesse andare in porto, a rischio sarebbero 160 lavoratori. Sul tavolo anche l’ipotesi di contratti di solidarietà. Insomma, l’Alto Calore deve dimagrire. L’ente ha 104milioni di euro ed è ad un passo dal baratro. Se non si cambia l’unica alternativa sarà quella di portare i libri in tribunale. I sindacati chiedono un piano industriale. Per De Stefano il piano c’è ed è quello presentato all’assemblea dei sindaci.
Il sindacato già prepara le barricate, conferma lo stato di agitazione e si compatta. Fiordellisi della Cigil è lapidoria: la politica ha assunto queste persone, ora non può mandarle a casa.
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