Sciopero generale all’Alto Calore. I sindacati, unitariamente, hanno proclamato l’astensione dal lavoro per il prossimo 3 ottobre. Diverse le richieste alla base della mobilitazione. Alla Regione Campania si chiede di avere garanzie sulla manutenzione e la ristrutturazione delle reti idriche, che in Irpinia fanno acqua da tutte le parti. I sindacati chiedono inoltre di prendere visione del piano aziendale per conoscere il futuro della società. Non solo, anche di consegnare questo Piano alle banche così da rinegoziare il debito, che come noto va oltre i 110 milioni di euro.

La presentazione del Piano è prevista tre giorni dopo lo sciopero, il 6 ottobre. Allora il presidente De Stefano illustrerà il progetto di  riorganizzazione aziendale: si punta a rimpinguare le casse anche attraverso la fusione per incorporazione con l’Alto Calore Patrimonio. La mobilitazione dei lavoratori suona anche come un avviso a De Stefano che più volte, dicendo basta a sprechi e privilegi, ha parlato di diversa organizzazione del lavoro.

I sindacati sottolineano che si tratta di uno sciopero a difesa dell’Alto Calore affinché si faciliti anche il percorso che deve portare necessaria mento all’affidamento pubblico del servizio. Dunque la protesta è rivolta anche alle istituzioni regionali e a quelle locali che devono impegnarsi e fare pressioni su Palazzo Santa Lucia.