''Spero che questa iniziativa aiuti le donne ad avere un destino diverso da quello di mia figlia''. Così Lucia De Stefano, che ha voluto prendere parte all'inaugurazione della casa rifugio intitolata a sua figlia Antonella Russo, uccisa nel 2007. Antonella, studentessa di Solofra, ebbe la forza di ribellarsi alla violenza che subiva la madre da un compagno ossessivo e possessivo. Denunciò l'uomo e convinse la madre a lasciarlo. L'uomo si vendico crivellandola di colpi. Al termine di una lunga vicenda giudiziaria, l'assassino fu condannato a 30 anni di reclusione per omicidio. La madre di Antonella teme che l'uomo possa uscire dal carcere prima del previsto: ''La sua pena finirà – dice la signora Lucia- la nostra rimarrà per sempre''
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