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Ariano in marcia per difendere l'ospedale e il diritto alla salute

Annunci bipartisan tirano di qua e di là il piano sanitario. A giorni alterni viene promosso e bocciato. Sta di fatto che dal Ministero della Salute non c’è stato alcun decreto approvato e fonti autorevoli riferiscono che solo dopo l’insediamento della nuova Giunta Regionale della Campania si passerà all’attenta valutazione del piano sanitario presentato da Stefano Caldoro. Una programmazione che all’arianese, all’Ufita e alla Media Valle del Calore proprio non piace. Tre associazioni dell’area, Cittadinanza Attiva, Tribunale Diritti del Malato e Ariano in Movimento hanno redatto una proposta da inviare al governatore uscente che attiene al riordino della rete ospedaliera. Si parte con la denuncia di un progressivo depotenziamento del nosocomio di riferimento per la zona: “Il Sant’Ottone Frangipane L'Ospedale di Ariano Irpino non è mai divenuto Presidio Ospedaliero di secondo livello della rete dell'emergenza, con 156 posti letto, così come stabilito dallo stesso Commissario Caldoro, con Decreto n 49/2010 – riporta la nota delle associazioni –. L'Ospedale ha operato con circa 139 posti letto, senza i primari di chirurgia, ortopedia e pediatria, senza un'adeguata strumentazione diagnostica, con un reparto di rianimazione da ristrutturare completamente e con insufficiente personale sanitario. Il Piano di riorganizzazione ospedaliero elimina dal Frangipane altri 16 posti letto, decretandone l'abbandono e la completa marginalità nel sistema ospedaliero della Campania”. Secondo la nuova classificazione sono Dea di II livello, ad esempio, il Moscati e Rummo, mentre Ariano dovrebbe essere presidio di I livello e non presidio di base. Il ragionamento viene sintetizzando in più motivi: “Innanzitutto il Frangipane già possiede quelle specialità di base, come la rianimazione, la cardiologia con Utic, la pediatria, che sono discipline necessarie per un Presidio Ospedaliero di I livello. Altro motivo risiede nel fatto che il nosocomio di via Maddalena sarebbe l’unico presidio di questo tipo nell'area Avellino -Benevento, bloccando così la migrazione passiva dalle zone interne dell'Irpinia in altri ospedali, e per far fronte alle esigenze di una popolazione che abita in una zona altamente disagiata. C’è inoltre da considerare la presenza di un immobile di nuova costruzione che può ospitare più di 200 posti letto, e parte di questo stabile è inutilizzato”. Tale proposta sarà condivisa con gli amministratori comunali, sindacati, partiti e associazioni. Tanti fra questi saranno i protagonisti della prima marcia in difesa del diritto alla salute che nasce da un'idea delle donne AMDOS Ariano Irpino organizzata il prossimo 7 giugno. Cittadini, associazioni di volontariato e delegati del comune di Ariano, Greci, Flumeri, Melito, Villanova del Battista, Montecalvo, Zungoli e Grottaminarda si ritroveranno alle ore 9 davanti alla sede del commissariato di polizia del Tricolle per raggiungere la Statale 90 e il Palazzetto dello Sport. 

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