Sull’assistenza domiciliare è muro contro muro tra l’Asl e la Cgil. Incontro teso presso la prefettura di Avellino. Se il direttore generale Sergio Florio ha rassicurato sulla disponibilità delle risorse per tutto il 2014, sui numeri degli assistiti è scontro aperto. Secondo la Cgil sono un migliaio i pazienti scoperti, solo 500, invece, per l’Asl. Sul punto, il manager, sostiene Marco D’Acunto del sindacato, non ha voluto confrontarsi.
Dall’incontro di stamane non è emerso alcuno spiraglio positivo. La Cgil accusa l’azienda di essersi irrigidita. Florio ha sostenuto di non volersi confrontare con chi lo ha denunciato, si è limitato quindi a tracciare un quadro generale della situazione regionale soffermandosi su bilanci e risorse. E a proposito della denuncia-esposto presentata dalla Cgil per interruzione di pubblico servizio, domani il segretario generale Vincenzo Petruzziello sarà ascoltato in Procura.
Sul fronte delle trattative, invece, sempre domani, Florio incontrerà i rappresentanti sindacali di categoria.
Lo scontro dura ormai da un paio di mesi, da quando, correva il 22 novembre del 2013, l’azienda sanitaria locale sospese il servizio per alcuni pazienti. Alla base della decisione lo sforamento del budget annuale previsto e il sospetto che molti pazienti, con la complicità dei medici, usufruissero di un servizio in modo abusivo. L’Asl ha avviato dei controlli per verificare le reali necessità di chi richiede l’assistenza. Ma oggi se Florio sostiene che gli assistiti siano 1070, la Cigl parla di poco più di 500 persone. La soluzione della vertenza appare ancora lontana.
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