Le famiglie dei pazienti cui è stata tagliata dall’Asl l’assistenza a domicilio rompono il silenzio e si organizzano. Grazie all’impegno della Cgil, nasce il comitato per chiedere che il servizio venga ripristinato il prima possibile e mantenuto anche in futuro. In tanti hanno già aderito. Altre sottoscrizioni arriveranno nelle prossime ore. Sono circa 1500 le famiglie che da un giorno all’altro si sono ritrovate prive di assistenza dopo che il manager Sergio Florio, per sforamento del budget, ne ha ordinato lo stop fino al 31 dicembre. Il timore, però, è che il servizio venga ripristinato nel 2014, ma in maniera ridotta.
La mobilitazione prevede un sit-in martedì prossimo sotto l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino. Non solo, pronto anche il ricorso al Tar con una diffida a Florio e al presidente della regione Stefano Caldoro mentre nelle mani del procuratore della Repubblica sarà presto presentato un dossier. L’assistenza a domicilio, ripete il segretario della Cgil Petruzziello, non può essere interrotta. Gli fa eco Marco D’Acunto della Funzione Pubblica: ‘’E’ l’unico caso in Italia. E’ una vergogna, si violano regole stesse del Ministero della Salute’’
Intanto la rabbia delle famiglie, ma anche degli operatori sale.