Il clima è rovente. L’assemblea dei sindaci per la scelta dei vertici dell’Ato Rifiuti - l’ente che sostituirà la Provincia nella organizzazione del settore - si terrà lunedì prossimo. Nelle ultime ore le larghe intese tra Forza Italia, Pd e Udc sono state messe duramente alla prova. Intese che, lo ricordiamo, prevedevano Foti presidente, Gambacorta e Alaia vicepresidenti.
Ma prima l’affondo contro il sindaco del capoluogo da parte dell’opposizione al comune di Avellino -spalleggiata dai dissidenti interni alla maggioranza - poi l’indisponibilità a ricoprire l’incarico annunciata da Gambacorta, rendono fragile l’intesa. Da Via Tagliamento l’ultimatum è stato chiaro, l’indicazione di Foti è frutto di un ragionamento politico e non di un accordo spartitorio. Dunque la candidatura del sindaco alla presidenza resta sul tavolo. Per andare in porto, però, dovrà superare lo scoglio del consiglio comunale di venerdì, quando l’opposizione ha già annunciato un ordine del giorno per chiedere al sindaco di dedicarsi esclusivamente alla città. L’obiettivo è far emergere i mal di pancia diffusi in maggioranza e portare i dissidenti a votare il no alla presidenza Foti. Per il sindaco suonerebbe come una sfiducia su tutta la linea che aprirebbe una crisi dagli esiti imprevedibili. Nel campo del centrodestra la rinuncia di Gambacorta alla poltrona di vicepresidente, ha sparigliato le carte: il neo primo cittadino del Tricolle ritiene l’impegno troppo gravoso e intende dedicarsi a tempo pieno ad Ariano. Domani i sindaci di Forza Italia si ritroveranno a Fontanarosa presso il museo per mettere a punto una strategia condivisa negli enti sovracomunali. Ato rifiuti, certo, ma non solo, anche Piani di Zona e nuova Provincia. Sull'Ato bisognerà convincere Gambacorta a tornare indietro, oppure sostituirlo con un altro primo cittadino in modo da mantenere in piedi le larghe intese. Fino a lunedì saranno ore di incontri e trattative.
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