La soluzione c'è, è complicata ma c'è. E non poteva essere altrimenti secondo il presidente Gambacorta che più volte in conferenza stampa ripete l'assenza di alternative praticabili per garantire sicurezza e diritto allo studio ai circa 900 alunni del Liceo Artistico De Luca, costretti a trasferirsi per consentire ai tecnici di eseguire le prove sulla vulnerabilità sismica dell'edificio. La soluzione è complicata perchè prevede lo spostamento di migliaia tra alunni e docenti. Si inizia da subito con la chiusura del De Luca, poi a partire dal 26 novembre fino al 1 dicembre lezioni sospese per gli altri istituti interessati. Secondo il crono programma si tornerà tutti in classe all'inizio di dicembre.
Due le richieste di Gambacorta, solidarietà nei confronti degli studenti e dei docenti del De Luca,; leale collaborazione da parte dei dirigenti degli istituti coinvolti. Gambacorta nega che a questi provvedimenti si sia giunti perchè è in corso un'inchiesta della Procura sulla staticità di alcuni edifici del capoluogo: ''La Procura fa il suo lavoro e lo fa bene. I nostri monitoraggi sono partiti mesi fa e appena abbiamo avuto i risultati siamo intervenuti'', sottolinea il presidente. I risultati degli esami sulla vulnerabilità sismica del De Luca non si avranno prima di marzo.
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