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Cervelli che restano. Marica Grasso, talento della chirurgia dalle origini irpine

Marica Grasso è un talento della chirurgia che l’Italia è riuscita a sottrarre ad una importante clinica americana. La dottoressa Grasso, di origini irpine (Chiusano San Domenico), è un medico chirurgo, specializzata in chirurgia generale al Policlinico di Napoli, si è poi perfezionata in Endocrino chirurgia ed è anche dotoranda all’Università degli Studi di Salerno.

L’endocrino chirurgia richiede una particolare attenzione, per l’importanza dell’organo interessato, ma anche per il risultato estetico, che riduce il trauma chirurgico. Esistono tecniche di asportazione non invasive?

Con la chirurgia robotica l'accesso alla loggia tiroidea può essere fatto per via trans-ascellare o peri-areolare evitando completamente la cicatrice alla base del collo. L’approccio deriva dai paesi asiatici dove una cicatrice visibile sul corpo di una donna può equivalere all'isolamento sociale, è però limitato a pochissimi casi selezionati (patologie benigne e lesioni di pochi centimetri). Anche l'approccio standard porta ad un risultato estetico eccellente: l'uso della colla al posto dei punti di sutura e l'abilità del chirurgo nell'accedere alla loggia tiroidea con una incisione di pochi centimetri. Ricordiamo sempre che la cura è rivolta ad una persona e non solo alla sua malattia. La diffusione geografica delle patologie della tiroide è spesso correlata all’assorbimento dello iodio. In irpinia i casi di ipotiroidismo sono molti.

Quali strumenti limitano l’insorgere della patologia?

Alcune patologie vedono una spiccata diffusione in alcune aree geografiche e la patologia tiroidea è tra queste. L'assenza di iodio nella dieta, tipica in aree montane, impedisce la normale produzione di ormone tiroideo per cui l'organismo risponde con una sovra stimolazione alla ghiandola tiroide che arriva ad ingrandirsi smisuratamente (gozzo). La carenza di iodio però può essere compensata in modo eccellente con l'assunzione quotidiana di sale iodato e l'aumento di porzioni di prodotti ittici. Una soluzione semplice, economica e di sicuro beneficio per la salute.

Quale è stato l’intervento più delicato che ha svolto? E quali sono le conseguenze post operatorie di un’esportazione della tiroide?

Non dimentico mai nessuno dei pazienti che ho incontrato, ma certo l'intervento più complesso che ho affrontato è stato quello di una giovane donna operata l'anno scorso per una patologia neoplastica alla tiroide. Il tumore era ad uno stadio così avanzato da coinvolgere anche l'apice polmonare e l'inserzione cardiaca  dell'aorta. La signora fortunatamente aveva una neoplasia differenziata (cioè formata da cellule che conservano caratteristiche molto simili alle cellule normali) per cui la risposta all'intervento chirurgico è stata ottima. L'intervento ha visto coinvolti anche i colleghi della chirurgia toracica poiché è stato necessario accedere al mediastino per liberare polmone ed aorta, ma fortunatamente le ore spese al tavolo operatorio hanno permesso ad una mamma di tornare a casa a riabbracciare i suoi figli, ad una moglie di tornare da suo marito e ad una donna di riprendere in mano la sua vita.

Maria Froncillo

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