Sale la tensione intorno alla vertenza Cgs, la società dell’Asi che gestisce le depurazioni industriali in provincia di Avellino. Domani il Consiglio di Amministrazione si riunirà per deliberare la messa in liquidazione della società. Si tratta del primo passo verso l’ingresso dei privati, al 49%, con gara europea. Per sindacati e lavoratori così si mette a rischio la tutela dell’ambiente e il mantenimento dei livelli occupazionali. Non solo, c’è chi sostiene che imprenditori in odore di camorra possano mettere le mani sull’unica società che in Campania è autorizzata al trattamento del percolato. Sono circa cinque i milioni di euro di debiti che pesano sulle casse della società, tanto che agli 80 dipendenti già da tempo è applicato il contrato di solidarietà.








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