“Se non lo fa il Governo, salveremo noi imprenditori il Crom di Mercogliano”. Così il presidente della Confindustria avellinese Sabino Basso nella tavola rotonda convocata proprio per parlare del futuro del centro di ricerca irpino. “Il business del prossimo futuro è il corpo umano. Un imprenditore degno di questo nome, non può non vedere nella ricerca scientifica per la salute anche un’opportunità di impresa. Può apparire cinico, ma non è così – continua Basso – Per questo ho deciso di aiutare il Crom a salvarsi. Creeremo una Fondazione. Gli imprenditori sono pronti a scommettere sulla ricerca”. “Se con i fondi pubblici non si può garantire continuità allora dobbiamo trovare nuove strade” – sostiene Antonio Giordano, presidente del comitato scientifico del Crom. Giordano annuncia che porterà il caso Crom anche all’attenzione internazionale provando a intercettare nuove linee di finanziamento. E un prezioso aiuto potrebbe arrivare anche dagli Stati Uniti. Il deputato al parlamento italiano per la circoscrizione estero, Amato Berardi, si sta attivando per coinvolgere la comunità degli emigrati italo americani con donazioni a sostegno del Crom. Dalla parte della deputazione irpina, sia Pugliese che Iannaccone hanno preso a cuore la causa. Secondo Marco Pugliese, una soluzione per uscire dalle attuali difficoltà potrebbe essere snellire le procedure burocratiche per lo stanziamento dei fondi, così da non rallentare la ricerca dei nuovi farmaci efficaci per la diagnosi e le terapie anti cancro. “A tal proposito – afferma Pugliese – è fondamentale che il Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, e tutti i Consiglieri Regionali Irpini, a cui va il mio appello, si attivino tempestivamente e inseriscano nelle loro priorità il Crom di Mercogliano”. Iannaccone, invece, si rivolge al ministro Balduzzi. In aula alla Camera, il Segretario Nazionale e capogruppo di Noi Sud ha dichiarato che si voterà a favore della mozione Binetti, che impegna il Governo ad assumere una serie di impegni per rendere più efficace la cura delle patologie rare.
Commenta l'articolo