La corazzata non è affondata, ma certamente ne è uscita ammaccata. Chi si aspettava che De Blasio facesse il pieno di consensi è stato smentito dai fatti. Il nuovo segretario del Pd è andato  di poco oltre il 50%, conquistando, dentro l’assemblea che lo proclamerà ufficialmente segretario, 55 seggi su 100.
Così hanno deciso i circa 10.700 iscritti che ieri si sono recati alle urne per eleggere il successore di Caterina Lengua.  Gli altri seggi saranno così ripartiti: 20 a Walter De Pietro, vera sorpresa di queste primarie, 13 a Toni Ricciradi e 11 a Francesco Todisco, bottino piuttosto magro.
Ma sulle operazioni di voto c’è un fuoco incrociato di accuse. Inevitabile quando gli iscritti crescono a dimisura e quando ci si trova davanti a circoli che fino a poche settimane fa avevano qualche decina di iscritti e ieri sono stati presi d’assalto da centinaia di democratici o presunti tali.
De Blasio vince in quasi tutti i grandi comuni: Ariano, Grottaminarda, Lioni, Mercogliano, Sant’Angelo dei Lombardi, Solofra. Si trova invece in minoranza ad Avellino e a Montefalcione. Ora la sfida sarà quella di mantenere insieme un partito lacerato dagli scontri interni. De Blasio promette confronto, ma niente inciuci.