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Dissesto idrogeologico, 40 mila irpini in zone a rischio

Sono quasi 40 mila, su 429 mila, gli irpini che vivono in aree con una pericolosità legata alle frane molto elevata o elevata. In 19 mila risiedono in zone a rischio medio, 17mila a rischio moderato. I dati 2021/22 sono stati elaborati dall’Ispra, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sul dissesto idrogeologico in Italia. 60 mila irpini risiedono in aree definite “di attenzione”.

Il pericolo frane risulta essere molto elevato nel 19,6% del territorio regionale a fronte dell’8,4% nazionale. I picchi più elevati di rischio frane si registrano proprio nella provincia di Avellino e in quella di Salerno. In Campania ci sono oltre 23 mila frane. Poco più del 7% del territorio regionale è in frana, attiva o quiescente. Mettendo a confronto i dati delle elaborazioni degli indicatori di rischio frane 2021 e 2018, emerge che la popolazione a rischio frane residente in aree a pericolosità elevata e molto elevata è aumentata dell’1,7%, le famiglie dell’1,8%, gli edifici del 2.7, le imprese dell’1.8% e i beni culturali del 7%. Quasi il 7% delle famiglie irpine è residente invece in aree allagabili, dove il rischio idraulico è basso; in 15 mila, in zone dove il rischio è alto.

In Irpinia, il 23,3% del territorio è quindi potenzialmente a rischio idrogeologico. 38.805 le persone che vivono in aree ad elevato rischio frane, oltre 22 mila in quelle a rischio alluvione. I dati del rapporto dell’istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale sono un utile strumento a supporto delle politiche di mitigazione dei rischi.

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