Almeno dieci infortuni al mese in media nel settore dell’artigianato in provincia di Avellino, ma in molti casi gli incidenti non vengono neppure segnalati dalle imprese per paura di multe e controlli degli organi ispettivi. E’ un quadro drammatico quello che emerge dal dossier elaborato dall’Ebafos , l’ente bilaterale artigianato  per la formazione e sicurezza ora attivo anche in Irpinia e che sarà presentato sabato mattina (ore 10.30)  nel corso di una conferenza stampa presso il circolo della stampa di Avellino. Alla luce dell’indagine, effettuata sulla base dei dati diffusi dall’Inail, si ha la conferma che le imprese nel settore dell’artigianato e del commercio non investono sul fronte della sicurezza.  E il numero degli infortuni per queste categorie professionali è sempre allarmante in Irpinia: nel 2010 si sono registrati 3252 infortuni con 120 malattie professionali, nel 2011 sono stati denunciati 2923 incidenti  (104 malattie professionali), nel 2012 fino al 31 luglio gli infortuni sono stati 1707 con 127 dipendenti che hanno contratto malattie professionali. Sul fronte degli infortuni mortali c’è stato un calo: 13 vittime nel 2010, 12 nel 2011 e 5 morti fino al 31 luglio scorso nel 2012.  L’obiettivo dell’ente bilaterale Ebafos, che ha una sede operativa a Torelli di Mercogliano, è proprio quello di affiancare imprenditori dell’artigianato e del commercio nella formazione e nella sicurezza per prevenire incidenti e creare vantaggi e benefici al titolare ed ai dipendenti. Ma ad affrontare le questioni della sicurezza e della prevenzione,  illustrando anche programmi e obiettivi dell’Ebafos nella conferenza stampa di sabato mattina, saranno il geometra Lorenzo Nevola, presidente provinciale Ebafos, ed il professor Armando Masucci, dell’Unità operativa di medicina preventiva dell’azienda Moscati, portavoce dell’agenzia nazionale della bilateralità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.