Continua a restare alta l’attenzione sulla staticità degli edifici scolastici, dopo che il rapporto di Legambiente boccia Avellino e provincia per l’insicurezza derivante da istituti fatiscenti. Sono circa ed oltre il 50% le scuole a rischio. Dunque ancora luci ed ombre per la qualità dell’edilizia scolastica in Campania: oltre la metà degli edifici scolastici non ha la certificazione di agibilità e nessun edificio risulta costruito secondo le attuali norme antisismiche con materiale di eco edilizia; non sono stati effettuati rilievi di consistenza strutturale o nel peggiore delle ipotesi non vengono ristrutturate o mantenute. La tredicesima edizione del Rapporto annuale dedicato all’edilizia scolastica mette in risalto come l’edilizia scolastica sia ferma sugli storici problemi legati alla sicurezza. Il 65% non è provvisto di certificato di prevenzione incendi, il 36% delle scuole sono bisognose di interventi urgenti. La forbice tra nord e sud è molto evidente: nel primo caso tutti i finanziamenti ottenuti dal Governo centrale in tema di sicurezza scolastica sono stati immediatamente investiti in quella direzione, mentre al sud l’impiego non è stato attuato se non in minima parte con uno scarico barile di colpe. La cosa più grave a danno di alunni e famiglie è che oltre il 55% delle scuole ha bisogno di interventi urgenti di manutenzioni e il dossier di Legambiente mette in evidenza che negli ultimi due anni c’è stato addirittura un calo totale degli investimenti con una situazione che va sempre peggiorando, tenendo conto soprattutto della fragilità del territorio Meridionale con il 15% situate in aree a elevato rischio idrogeologico, il 64% in aree a rischio sisma e il 13% in aree a rischio vulcanico. Avellino dunque fanalino di coda. Con il suo 40esimo posto mette in risalto l’esistenza di istituti fragili con enormi problemi mai presi in considerazione al di là delle continue lotte di alunni, genitori e insegnati di fronte all’indifferenza delle istituzioni locali. Nel caso specifico, nonostante ad Ariano Irpino dopo il sisma del mese scorso sono stati effettuati dei rilievi dall’Ufficio Tecnico ritenendo le strutture valide, gli alunni non si sentono tranquilli, soprattutto nell’edificio scolastico tecnico al Piano della Croce la cui struttura è ancora sorretta dai cosiddetti “Cristi”, senza l’esistenza di pilastri a sostegno dell’edificio. Il comune non si assume le responsabilità, ribaltandole alla Provincia e tutto questo sotto gli occhi indifferenti della politica locale che non sollecita l’Ente.








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