L’emergenza idrica in Irpinia è dietro l’angolo: Il presidente dell’Alto Calore Lello De Stefano ha inviato stamane una lettera i prefetti di Avellino e Benevento e al governatore De Luca. Il contenuto è chiaro, si chiede alla regione Campania di predisporre subito i finanziamenti necessari per gli interventi di ammodernamento della rete richiesti dall’ente di Corso europa e soprattutto di scongiurare, attraverso un riequilibrio della distribuzione, il consueto iper sfruttamento da parte delle provincie di Napoli e Bari che attingono dalle nostre sorgenti. E’ un dejà vu che si ripresenta ogni anno durante i mesi estivi. E i cittadini spesso stremati, puntano in genere il dito proprio contro l’Alto calore senza sapere che in realtà le responsabilità delle continue sospensioni di erogazione dell’acqua sono il frutto di una catena di responsabilità molto più complessa.De Stefano avverte: c’è un effettivo e preoccupante calo di riserve e questo, in assenza di provvedimenti, comporterà, nel periodo estivo soprattutto nell’arianese, la consueta sospensione dell’erogazione idirica. Insomma uomo avvisato mezzo salvato. Intanto il commissario dell’Ato Giovanni Colucci sta predisponendo l’avvio delle procedure per l’indizione della gara per l’individuazione di un soggetto unico gestore così come previsto dalla legge. Questo perché i tentativi dei soggetti gestori coinvolti nell’operazione, Alto Calore, Gesesa e Acquedotto Pugliese, di procedere all’aggregazione per la costituzione del soggetto unico, non ha finora prodotto alcun esito concreto anche se tutti e tre i gestori, nell’ultimo incontro del 6 giugno avevano sottoscritto un protocollo di intesa con il quale si impegnavano ad andare avanti nell’aggregazione partendo da una società consortile.
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