Buone notizie dall’ex FMA. Ieri sono stati impostati e prodotti i primi motori in allumino. A farlo sapere è il Coordinatore Provinciale della FISMIC Zaolino il quale non si dice sorpreso avendo sempre creduto sul futuro della fabbrica aggiungendo una stoccata “a quegli scettici che nel 2010 ironizzavano sulla notizia che noi della FISMIC anticipammo sul motore in alluminio. Questo motore – continua Zaolino – contribuirà insieme alle produzioni attuali, ad accelerare il ritorno alla normalità. La Fiat, comunica ancora il sindacato, ha già investito diverse decine di milioni di euro,sul prodotto e sul processo e negli ultimi mesi, ha anche accelerato sulla formazione del personale con un programma di 16 ore procapite che ha già visto coinvolti oltre mille lavoratori ed entro la fine di maggio si otterrà la certificazione di qualità nella tutela dell’ambiente. L’ultima buona notizia, concludono dalla FISMIC, riguarda alcune migliaia di lavoratori Irpini in attesa dai 960 euro dalla Regione Campania per la formazione effettuata in precedenza. La prossima settimana arriverà, finalmente e direttamente a casa degli interessati la comunicazione dell’avvenuto pagamento. Una lenta ripresa tenuta costantemente sotto la lente d’ingrandimento. Ma intanto, nella provincia di Caserta, a Marcianise si assiste ad una disfatta imprenditoriale. Nelle inchieste del Mattino nazionale, a firma di Paolo Mainiero, si fa un focus sulla Az Surgelati dove è stata bloccata l’operazione salvataggio da parte della Roncadin SPA di Pordenone. L’AZ surgelati produce e confeziona pizze e snack per grandi marchi come la Conad, la Coop, Gs e Carrefour. In crisi e con un incendio avvenuto lo scorso ottobre che ha distrutto la linea produttiva più importante, sull’azienda casertana si abbatte anche il dietro-front di quella friulana. Un abbandono però determinato dall’esito di un referendum interno avendo i lavoratori bocciato l’accordo. Intesa che per i sindacati era stato valutato il male minore di fronte alla interruzione della produzione, ma che per i dipendenti è stata interpretata come “sfavorevole” e non rivolta a salvaguardare i livelli occupazionali. Un gioco forza che sembrerebbe concludersi con un fallimento. Come scrive Paolo Mainiero al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere c’è già la richiesta di concordato preventivo affidata al giudice Enrico Caria lo stesso che seguì il fallimento del Napoli Calcio.








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