Correva l’anno 2010 quando l’ultimo paziente varcò l’ingresso dello storico ospedale Moscati di Viale Italia. Da ormai quattro anni tutti i reparti sono stati traferiti presso la città ospedaliera di contrada Amoretta, compreso il pronto soccorso. E sono stati anni di discussione su quale destinazione d’uso trovare per una struttura immensa piazzata nel cuore della città capoluogo.
Con l’accorpamento dei tribunali si era immaginato di realizzare una cittadella giudiziaria. Ipotesi presto sfumata.
La struttura è di proprietà della Regione Campania. Di recente, non si capisce per quale motivo, sono stati fatti anche alcuni lavori. Ciò nonostante il degrado avanza lento ma inesorabile.
Materiali di risulta, finestre rotte, erbacce, rifiuti. I residenti lamentano il più totale abbandono: l’ospedale è diventato un rifugio per volatili e insetti. Non solo, entrare all’interno della struttura è un gioco da ragazzi, basta scavalcare per trovarsi di fronte uno scheletro di cemento. Il tutto per la gioia di vandali e teppisti, sempre pronti ad entrare in scena, a rompere finestre, ad imbrattare muri.
La desolazione non è solo all’interno della struttura, tutt’intorno all’ospedale, dove una volta c’erano negozi, bar, insomma, economia, oggi è un deserto. La zona è solo una via di passaggio per automobilisti che devono raggiungere il centro, oppure andare in direzione Torrette. Da tempo il comune sta pensando di acquisire lo stabile per ridare funzionalità all’edificio. Ma la struttura è immensa e non è facile trovare né i soldi né una destinazione d’uso adeguata.
Il rischio è che l’ex ospedale Moscati diventi l’ennesimo monumento al degrado della città capoluogo.
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