C'era chi arrivava a timbrare fino a sei cartellini contemporaneamente, e anche chi timbrava per un collega che quel giorno era assente per un lutto familiare. Emergono nuovi e sconcertanti dettagli dall'inchiesta sui fannulloni dell'Asl che ha portato alla sospensione di 21 dipendenti. Un'inchiesta che non è finita, perchè, come già annunciato in conferenza stampa dagli inquirenti, altri comportamenti poco chiari sono al vaglio dei magistrati. 17 i casi che si stanno verificando: si tratta di impiegati compiacenti che strisciavano per i colleghi. Gli uomini della squadra mobile stanno inoltre conteggiando le ore di assenza indebitamente retribuite. I 21 dipendenti indagati risultano lontani dal luogo di lavoro, in media, per due giorni al mese. Si attendono dunque nuovi e immediati sviluppi. Sulla vicenda interviene a Canale 58 il direttore generale del più grande ospedale irpino, il Moscati di Avellino. Il manager Pino Rosato spiega come funzionano alla città ospedaliera i controlli sul personale.
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