Arriva la prima firma al protocollo d’intesa per l’attuazione del contratto di Fiume Calore. E’ stato Lello De Stefano, presidente dell’Alto Calore Servizi, a siglare per primo l’accordo proposto dal comitato di tutela del fiume nel convegno di Taurasi dello scorso 12 gennaio. Il contratto di fiume comincia dunque a muovere i primi passi. Ma servono altri contributi. Venerdì infatti sarà sottoposto all’Ato 1 Calore Irpino, alle province di Avellino e Benevento, all’autorità di bacino, al parco regionale Monti picentini, alla regione Campania e a 29 comuni irpini e sanniti.

La sottoscrizione della dichiarazione d’intenti permetterà di definire il contratto di fiume e di individuare quindi il percorso da seguire  per arrivare alla risoluzione delle problematiche del fiume, il cui stato di salute diventa sempre più critico dal punto di vista ambientale ed idrologico. ll suo bacino è caratterizzato da una molteplicità di ambienti naturali e zone di pregio ambientale ma esistono diverse criticità a cui va posto rimedio. La modificazione della morfologia fluviale,  la siccità prolungata dell’alveo e l’ inquinamento infatti lo stanno distruggendo. 

Chi come il presidente De Stefano, firmerà il protocollo d’intesa si impegnerà a raggiungere con urgenza determinati obiettivi, come il riequilibrio del bilancio idrico, il miglioramento della fruizione turistica del fiume, la riduzione e la prevenzione del rischio idraulico.

Solo attraverso una visione condivisa si potrà difendere  il Bacino idrografico del Calore. Gli interventi settoriali non bastano. Per il comitato di tutela del fiume servono strumenti di gestione integrata e partecipata tra istituzioni, cittadini e associazioni. Le firme degli altri enti a cui il protocollo sarà sottoposto saranno quindi indispensabili.