“Lo scempio portato alla luce dal documentario del Comitato non può essere accettato e merita una immediata soluzione. Dando merito ai volontari per l’opera svolta – afferma il segretario provinciale della CGIL di Avellino, Vincenzo Petruzziello - è inverosimile che amministratori e organismi di controllo e tutela dell’ambiente operanti sul territorio non fossero a conoscenza delle condizioni del Fiume Calore, nei tratti irpini. E’ inaccettabile che in una provincia che vorrebbe fare dell’ambiente una delle risorse produttive e della valorizzazione dei prodotti agricoli il punto di forza ed eccellenza, si assista all’aggressione sistematica del patrimonio ambientale. E’ inderogabile – conclude Petruzziello – che gli organi competenti e responsabili intervengano con le misure necessarie al ripristino di accettabili livelli ecologici per il fiume Calore e si proceda ad una mappatura sistematica delle aree di criticità ecologica in provincia di Avellino”.
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