Un settore quello della forestazione, che pare avviarsi verso il declino. La vertenza forestali in Campania riguarda 20 enti delegati e 5 province. Dal 2010 rappresenta una vera e propria emergenza soprattutto salariale che vede centinaia di famiglie non più in grado di far fronte ai più elementari bisogni quotidiani.
I sindacati irpini scrivono al vicepresidente della commissione Agricoltura Massimo Fiorio e sottolineano le difficoltà del settore. Si soffermano anche sull’agricoltura dove si registra – scrivono – “uno stillicidio di cancellazione di rapporti di lavoro, richieste di indebita percezione delle prestazioni previdenziali di diversi anni, iscrizione negli elenchi dei coltivatori diretti come coadiuvanti dei lavoratori con imposizioni contributive che raggiungono importi dai 20 ai 30 mila euro.” In questo modo, secondo i sindacati, non si fa altro che favorire il lavoro nero, il sommerso e aumenta anche la disoccupazione.
In controtendenza c’è il settore della viticoltura. L’enologia si conferma infatti come punto di forza del territorio e attira importanti flussi turistici. E negli ultimi – sottolinea il sindacato irpino – il sistema delle piccole e medie imprese vitivinicole ha fatto grandi sforzi per destinare quote sempre più rilevanti di vino alla produzione di un prodotto di qualità medio-alta.
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