“Lascia la macchina a casa, al resto ci pensiamo noi”. È questo il motto dell’Air a cui, però, secondo i pendolari, segue spesso un servizio ritenuto scadente.
L'ultima polemica riguarda la tratta Ariano-Avellino via autostrada. In verità, la polemica è vecchia, spesso gli utenti hanno segnalato disagi sull'obsolescenza dei mezzi. Ma ieri sulla tratta delle 14.15 è successo qualcosa in più. All’uscita del casello autostradale di Grottaminarda il conducente ha trovato ad attenderlo due pattuglie di polizia, avvertite per tempo dai viaggiatori. È la seconda volta nell’ultimo mese che i pendolari ufitani si rivolgono alle forze dell’ordine per porre fine ad una situazione diventata ormai insostenibile. Dal primo aprile, infatti, a causa di un ulteriore taglio alle corse, in particolare di quella delle ore 14.00, i viaggiatori che per motivi di studio o lavoro si recano ogni mattina nel capoluogo irpino, sono costretti a impegnarsi in una logorante caccia alla poltrona. Chi non riesce nell’impresa è costretto a restare in piedi per tutta la durata del viaggio (come si vede nella foto). Se infatti le corse sono diminuite, il numero dei pendolari è rimasto inalterato. «La prima volta – spiegano i pendolari- i poliziotti si sono limitati a prendere atto delle pessime condizioni in cui viaggiavamo ma non hanno verbalizzato. Anche se umanamente ci veniva data ragione, dicevano che l’azienda non era passibile di sanzione». Questa volta però l’intervento è stato verbalizzato e i viaggiatori ufitani non abbasseranno la guardia fino a quando sugli autobus di linea non saranno rispettate le più elementari norme di sicurezza. «Se questo disservizio si verificasse di tanto in tanto – concludono- potremmo anche sopportare, ma pare che questo strappo alla regola sia ormai diventato consuetudine. Vogliamo che sia ripristinata la corsa delle 14, o almeno vogliamo ci sia dato un autobus a doppio piano così da garantire a tutti noi un posto a sedere».
LA REPLICA DELL'AIR
"In merito alla notizia apparsa oggi, che chiama in causa l’Air, sarebbe opportuno chiarire alcune cose.
Nell’articolo si fa riferimento a mezzi vetusti, motori avariati, ma soprattutto utenti costretti a viaggiare in piedi, eppure la polizia che ieri, alle 14.00, sollecitata dai pendolari della Valle dell’ Ufita, ha controllato il nostro mezzo, che viaggiava sulla tratta Avellino - Ariano non ha riscontrato alcuna irregolarità: il numero delle persone, presenti a quell’ora, era al di sotto della capienza consentita. All’Air, quindi, non è stato contestato nulla, se non una piccola difformità alla targa anteriore che non sarebbe più a norma perchè sbiadita dal tempo. Sembra evidente, quindi, che siamo ancora una volta in presenza di pressioni e forzature, da parte degli utenti della zona, mirate ad incrementare il numero delle corse da e per il proprio paese di residenza. Una esigenza che ci è stata più volte ribadita, purtroppo sempre con metodi discutibili, ma alla quale non possiamo dare riscontro, nostro malgrado, a causa del taglio delle corse operato dalla Provincia di Avellino
L’Air si è dovuta adeguare. Le proteste vanno indirizzate all’Amministrazione Provinciale. L’Air potrà dare risposta alle esigenze degli utenti solo in seguito all’aumento delle corse".
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