Non è la prima volta che ci si trova di fronte ad un disservizio che mette i cittadini in ginocchio per la mancanza di acqua. Rubinetti a secco improvvisamente in 91 comuni dell’irpinia per l’ennesimo gusto alla conduttura principale di Cassano Irpino. L’Alto Calore servizi nella bufera dopo un black-out denunciato con ritardo ai comuni i quali in difficoltà hanno dovuto diramare frettolosamente un comunicato nella giornata di domenica. Il guasto è avvenuto nel primo pomeriggio di sabato e ha interessato l’acquedotto principale individuato su una linea elettrica di alimentazione alla centrale di sollevamento. Purtroppo i tecnici dell’Enel chiamati immediatamente non appena è stato stabilito che dipendeva dalla società adduttrice di energia elettrica, avevano in un primo momento deciso di effettuare le operazioni il giorno dopo senza capire del grave disagio che avrebbero provocato ai comuni giustificandosi che non avevano la possibilità di ripristinare l’erogazione idrica. Il comune di Ariano ha cercato di attivarsi immediatamente per cercare di avvisare la popolazione dei disagi che sarebbero sopraggiunti a causa del grave guasto elettrico alle pompe della centrale di Cassano e che ha lasciato a secco 91 comuni tra la provincia di Avellino e Benevento. Hanno funzionato i display luminosi di Martiri e Cardito che hanno segnalato il guasto idrico e la notizia si è diffusa attraverso facebook. Molte le zone con rubinetti a secco. Ma i maggiori disagi si sono avuti all’ospedale Sant’Ottone Frangipane, dalle 4 del mattino di domenica, il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Ariano con la collaborazione dei caschi rossi di Napoli e Caserta hanno provveduto con le autobotti a rifornire di riserve idriche il nosocomio. Anche se man mano la situazione sembra stia tornado alla normalità restano i dubbi sulla capacità di fornire acqua ai comuni, utilizzando ancora una rete ed un sistema di erogazione ormai obsoleto tanto che i comuni molto spesso si trovano ad affrontare delle emergenze che vanno a ledere gli interessi dei cittadini. Si ricordi che qualche mese fa fu ancora una volta la conduttura principale di Cassano per oltre 800 KM a guastarsi tanto da lasciare per 2 giorni gli stessi 91 comuni a secco. La storia si ripete e i disagi aumentano. Sarebbe ora di effettuare dei lavori seri e avvertire per tempo la cittadinanza attraverso gli organi preposti alla diffusione delle notizie riguardanti le emergenze.
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