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I lavoratori del Consorzio A1 sostengono quelli della Irisbus.

Di seguito la lettera del gruppo dei lavoratori Ugl del Consorzio A1 agli operai della Irisbus

Gazebo consorzio a1

“Cari colleghi, in queste prime giornate di un’estate che avanza, in cui ogni buon cittadino che lavora onestamente e cerca di portare a casa la propria paga dovrebbe, nei limiti del possibile, programmare insieme ai propri cari le meritate vacanze, noi ci ritroviamo a condividere la frustrante realtà della lotta per l’affermazione di un diritto al lavoro che la Costituzione ci riconosce ma che sempre più spesso la realtà politica ed istituzionale nega e nel nostro caso tenta di toglierci! Le nostre aziende, come tante altre in questi difficili e tristi periodi, in virtù di logiche del “risparmio”, della “spartizione dei poteri”, del “Dio Denaro” intervengono in maniera devastante e mortificante sugli organici e più in generale sulle vite di tutti noi lavoratori che da precari, cassintegrati, esodati, mobilitati, licenziabili e licenziati non possiamo fare altro che spendere tempo, energie e quei pochi soldi che arrivano nelle nostre tasche nell’intraprendere lotte finalizzate a rivendicare qualcosa che è straordinariamente normale, il nostro lavoro! Non comprendiamo, cari colleghi il senso di questa tortura, di questo dovere ripetere e ripeterci, per non soccombere, che siamo degni di essere chiamati lavoratorI, ma in questa comune condizione ci sentiamo parte di un unico mondo che va a rotoli e che può riacquistare senso e significato solo se tutti, a prescindere dalla tipologia del lavoro che svolge, difendessimo il principio generale che è alla base di ogni attività lavorativa, il benessere individuale e collettivo di una società civile. In questa ottica, noi lavoratori del Consorzio delle politiche sociali A1 iscritti all’Ugl non possiamo che ringraziarvi per il supporto prestatoci nella serata del 6 Giugno nel corso dell’assemblea dei sindaci e anche in seguito durante la nostra mobilitazione. La vostra presenza ha dato segno di attenzione alle nostre problematiche ma  soprattutto di rispetto per il lavoro che appartiene a tutti. Anche noi operatori sociali siamo al vostro fianco nella protesta e nella richiesta dei vostri sacrosanti diritti. La nostra manifestata solidarietà e concreta vicinanza in qualunque azione avessimo la possibilità di poter intervenire unitamente al nostro sindacato Ugl, ci auguriamo possa servire a ripristinare un condizione di diritto e soprattutto vi possa, nel concreto, far riavviare molto presto le “vostre macchine”!Perché il lavoro e’ un diritto ed esserne privati è un danno subito contro cui non si può stare fermi a guardare.Grazie Ancora!”

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