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Il 13 settembre l'addio ai Tribunali, la Cgil: disgregazione ufficiale dei comuni della provincia

Tribunale Ariano

La nota della Fp Cgil:
"La provincia di Avellino ha ormai chiuso i battenti, prima di qualunque riordino nazionale. Sono mesi che le voci disparate di chi tenta, invano ovviamente,  di sensibilizzare chi solo si preoccupa della rappresentanza promozionale e non invece della rappresentativita’ di un territorio a cui e’ stata sottratta anche l’anima. E quello che piu’ intristisce e’ la marcata e diffusa rassegnazione della gente rispetto alle scelte nazionali scellerate ed alla insufficiente difesa da parte di una classe politica che spesso latita.
Il 13 settembre 2013 e’ una data importante per quel che resta della nostra provincia, rappresenta il primo atto ufficiale di smembramento e disgregazione dei 119 comuni facenti capo alla provincia di avellino. Con una legge delega il governo Berlusconi ha avviato ed il governo Monti ha portato avanti un cervellotico progetto di riordino della geografia giudiziaria e a quanto pare sposato anche dal governo Letta. Progetto dato in pasto alla opinione pubblica con la finalita’ del tanto decantato risparmio dei soldi pubblici. Ma di quale auspicato risparmio parlano? Serve solo qualche calcolo di economia domestica per capire che i costi sono aumentati e quel che e’ peggio, tutti a carico dei cittadini. Dal 13 settembre 2013 per km e km del nostro territorio verra’ a mancare la giustizia di prossimita’, scompariranno incomprensibilmente e contemporaneamente due presidi, il tribunale di Ariano irpino ed il tribunale di Sant’angelo dei lombardi.  
I cittadini residenti nei comuni di Ariano, Carife, Casalbore, Castel baronia, Flumeri, Grottaminarda, Luogosano, Melito irpino, Mirabella Eclano, Montecalvo irpino, Montaguto, Paternopoli, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Sant’angelo all’esca, Savignano, Scampitella, Taurasi, Trevico, Vallata, Vallesaccarda e Zungoli dovranno recarsi presso il tribunale di Benevento per usufruire della giustizia. Certo, potranno farlo soltanto se dispongono di un automezzo di proprieta’ essendo i mezzi di trasporto pubblici quasi inesistenti. Per non considerare il disagio che ne deriva per i dipendenti dei due tribunali sopressi che dovranno recarsi rispettivamente a benevento e ad avellinoper svolgere la loro attivita’ lavorativa. 
La fp cgil non demorde e fa appello alle istituzoni, alla deputazione irpina  ed alla societa’ civile affinche’ insieme  si possano coniugare forze, capacita’ e sensibilita’ per restituire alla nostra provincia dignita’ e speranza. Si fa carico di organizzare incontri-confronto con finalita’ di proposte da inoltrare all’esecutivo nazionale."

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