Le associazioni di artigiani e commercianti avevano chiesto al Tribunale l'annullamento della delibera che consentiva a Capone di ricoprire il quarto mandato consecutivo. I magistrati hanno certificato la validità della norma secondo cui ''il presidente dura in carica cinque anni, in coincidenza con la durata del consiglio, e può essere rieletto solo due volte''. Il Tar sancisce, inoltre, che non si può distinguere tra mandati antecedenti o successivi alla riforma del 2010, contano anche quelli precedenti. L'elezione di Capone, avvenuta alla fine del 2015, viene dunque annullata. Bisogna vedere ora cosa succederà: se ci saranno appelli al Consiglio di Stato, oppure arriverà un commissario a gestire la transizione. Nel frattempo confederazione degli artigiani  esulta: ''Esprimiamo oggi piena soddisfazione -si legge in una nota - per il riconoscimento delle nostre ragioni in ordine alla tutela della legalità nelle istituzioni, e nei prossimi giorni esporremo,le nostre proposte per la soluzione della crisi che si è aperta in un delicato momento della vita della Camera in relazione al processo di accorpamento a cui la legge la obbliga''. 

La Camera di Commercio di Avellino vive, infatti una fase delicata, presto sarà fusa con quella di Benevento. La vicenda giudiziaria, dunque, non poteva cadere in un momento peggiore.