Come annunciato all’ultimo tavolo con i sindacati, il Ministero del lavoro ha firmato il decreto sulla cassa integrazione per ristrutturazione. Nuovo passo avanti nella vertenza della ex irisbus: senza il decreto c’era il problema della mensilità per 297 cassa integrati. Fino ad ora le spettanze sono arrivate da Industria Italiana Autobus così come da impegno preso sei mesi in Confindustria Avellino. Gli stipendi però sono stati ridotti rispetto a quelli che gli operai avrebbero dovuto percepire. Con la sottoscrizione del decreto come anticipato da Stefano Del Rosso, dovrebbero arrivare subito gli arretrati. Per i primi tre mesi, la cassa integrazione è stata di 600 euro lordi. Ai lavoratori toccano quindi le somme non percepite da gennaio al 31 maggio. Intanto durante il consiglio di fabbrica è stato deciso che è necessario investire i parlamentari irpini e il nuovo consiglio regionale del problema delle gare d’appalto che secondo le organizzazioni sindacali stanno procedendo in direzione anomala, favorendo solo Fiat e non valorizzando i produttori locali. Il dibattito è previsto per lunedì pomeriggio al centro sociale Samantha della porta. Si chiederà ai parlamentari di dare indicazioni precise sulla gara. Sarà interpellato anche il ministro Delrio perché si faccia carico del problema. Lo sblocco della cassa integrazione è un altro tassello importante nell’iter che ha trasformato la Irisbus in Industria italana autobus. Ora manca solo la firma da parte di Invitalia che darà il via libera al finanziamento.
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