Dopo aver incassato l’impegno di Caldoro, il consigliere regionale della "DC verso il PPE" torna sulla vertenza irpina.
“Il primo e più urgente obiettivo è la conferma del secondo anno di cassa integrazione a beneficio dei lavoratori, anche cogliendo le opportunità collegate all’apertura di una nuova finestra sugli esodati”. Incassato il rinnovato impegno del Presidente Caldoro, che - incontrando sindacati, amministratori e parti sociali - ha rimesso la vertenza irpina tra le priorità dell’agenda della Regione Campania, il consigliere regionale Ettore Zecchino interviene ancora con decisione sul caso “Irisbus”. “E’ certamente motivo di soddisfazione – afferma Ettore Zecchino – la determinazione con cui il Presidente Caldoro ascoltando la voce dei rappresentanti dei lavoratori e delle istituzioni territoriali, ha rilanciato il ruolo della Regione Campania nella vertenza Irisbus. E c’è motivo di coltivare un moderato ottimismo – aggiunge l’esponente della DC verso il PPE – per il metodo scelto, ovvero la costituzione di un comitato tecnico-politico permanente, già sperimentato nella vicenda Fincantieri”.
Un progresso fondamentale, che tuttavia si scontra ancora con un atteggiamento di chiusura da parte della Fiat. “Istituzioni e sindacati stanno facendo la loro parte con senso di responsabilità e coesione – osserva Zecchino – quel che è incomprensibile e deplorevole è l’atteggiamento del privato, che continua ad essere latitante. La cosa è ancora più grave se si considera che, a differenza del settore navale, il trasporto su gomma è un mercato certamente più dinamico”. Nel merito, in attesa del piano nazionale per il trasporto pubblico, da considerarsi come “assolutamente ineludibile”, nuove aspettative si legano all’idea di “salvare” lo stabilimento di Flumeri attraverso la costituzione di un polo per la manutenzione degli autobus, in linea con i risultati emersi dallo screening promosso dalla Conferenza Stato-Regioni sulla sicurezza dei pullman in circolazione in Italia.“I dati dello studio sollecitato da Sergio Vetrella – sottolinea Ettore Zecchino – rivelano che la grande maggioranza dei mezzi in circolazione è obsoleta e potrebbe rappresentare un rischio crescente per l’utenza. Questo dimostra senza dubbio l’importanza e la necessità di un polo per la manutenzione”. Un’altra ipotesi di lavoro è la creazione di un asse strategico con la Regione Emilia-Romagna e il suo Presidente Vasco Errani per unire la vertenza Irisbus a quella della Breda-Menarini in un unico fronte d’interlocuzione con il gruppo Fiat. “La Regione Campania – conclude Zecchino – si è riappropriata fino in fondo del suo ruolo nella vicenda Irisbus e questo non era affatto scontato. Il Presidente Caldoro potrà essere ora decisivo, come mediatore istituzionale, per riaprire da settembre il tavolo nazionale con il Governo su basi più solide e con orizzonti più ampi”.
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