Meeting 'Le Due Culture', nella quarta giornata di dibattiti e confronti affascina il pubblico la relazione di Ugo Morelli dell'Università di Bergamo sul rapporto tra 'mente e bellezza'. Qual è il legame tra la nostra materia grigia e la bellezza? Morelli lo spiega così: "Esistono ormai evidenti con la ricerca neuroscientifica e di scienze cognitive dei correlati neurofisiologici delle esperienze estetiche. Questi correlati hanno a che fare  con le emozioni di base, paura, giocosità, atteggiamento di ricerca rispetto al mondo, aggressività. Si tratta di dimensioni pre-linguistiche e noi avvertiamo tali emozioni dopo averle vissute, inoltre sono alla base della nostra capacità di connettere poi le emozioni con i sentimenti. Se noi consideriamo la bellezza come la capacità di sentire il mondo, ovvero di fronte ad una risonanza particolarmente significativa, che può essere un volto, un paesaggio, un'opera d'arte o un'ipotesi scientifica risuona in noi qualcosa di particolarmente significativo o rilevante tanto da estendere il nostro senso del mondo, se intendiamo questo per bellezza, dobbiamo immaginare che il rapporto tra mente e bellezza è regolato soprattutto dalle strutture primordiali del nostro sistema nervoso".

Il tema della bellezza è stato poi declinato secondo due differenti visioni: quella del pianista, compositore e direttore d'orchestra Francesco Libetta, che ha presentato una relazione dal titolo 'La Bellezza nel suono: Armonia, Sentimento, Virtù, e quella di Paolo Vincenzo Genovese della Tianjin University sul senso del bello nella cultura metafisica tra Oriente e Occidente: Armonia dell'equilibrio nella cultura tradizionale cinese.

Inaugurata durante le giornate del meeting, sarà visitabile fino alla fine di settembre, la mostra dell'artista Emilio Greco dal titolo 'L'istante della tua bellezza'.