L’umanità, la solidarietà, la compassione, a volte, possono nascondersi persino sotto una divisa delle Ss. Lo sa bene Gaetano Iannella, 93, di Montella. Con lui la soluzione finale hitleriana contro gli ebrei è fallita grazie ad un ufficiale tedesco che mentre Gaetano era in fila per essere bruciato vivo in un forno crematorio, lo aiutò a scappare dal campo di Buchenwald.  Gaetano  tornò a Montella a piedi, camminò per mesi senza accettare alcun passaggio, non si fidava di nessuno
In occasione giornata della memoria, che cade ogni anno il 27 gennaio, a Gaetano Iannella è stata conferita la medaglia d’onore. I riconoscimenti, otto in tutto, sono stati consegnati presso la prefettura di Avellino alla presenza delle più alte cariche civili, militari e religiose. Tra i premiati anche il defunto Camillo Renzi, commissario di Mugnano del Cardinale che salvò la vita a decine di famiglie e per questo fu internato a Dacau.
I sopravvissuti, i familiari, ricordano storie terribili. Come quella di Donato Abbenante, 94 anni di Avellino, raccontata dal fratello EnricO.
Presente anche il sindaco di Avellino Paolo Foti:  “La lezione del passato- dice- deve essere portata al presente per evitare il rischio di incorrere in derive oscure, per questo chi governa ha l’obbligo morale ed etico di perseguire le linee guida che l’umanità ha conquistato’’.