Ospedali al collasso, personale medico-infermieristico stremato, reste territoriale ridotta al lumicino, ticket alle stelle. La foto scattata dalla Cisl sullo stato di salute della sanità in Irpinia è impietosa. E’ questo il prezzo pagato dalla provincia di Avellino per portare i conti della Regione all’interno del piano di rientro. Caldoro ha centrato l’obiettivo, tanto che per la prima volta da anni c’è un avanzo di circa 6 milioni di euro.
Casse rimpinguate però grazie a tagli dolorosissimi e diffusi. E’ tempo, dunque, di aprire una nuova vertenza. Di superare il commissariamento e di nominare un assessore che affronti i problemi anche dal punto di vista politico e non solo ragionieristico. Fondamentale è dare vita a quella rete di assistenza territoriale che eviti l’ingolfamento delle uniche due grandi strutture rimaste in Irpinia, il Moscati di Avellino e il Frangipane di Ariano. La Cisl ha così pensato di interrogare i cittadini attraverso la campagna ‘’denuncia con noi’’. Fino al 17 luglio sarà possibile inviare segnalazioni di malasanità, disservizi e sprechi.
Il 15 luglio si terranno dei presidi in tutte le strutture irpine da Avellino ad Ariano, passando per Sant’Angelo dei Lombardi e Solofra.
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