Per ricordarlo ci sono tutti, istituzioni, colleghi di lavoro, autorità, amici d’infanzia.
A un anno di distanza dalla morte, Avellino, non dimentica uno dei suoi cittadini più illustri, il prefetto Antonio Manganelli, capo della polizia dal 2007 fino agli ultimi giorni della sua vita.
Cerimonia solenne presso il duomo di Avellino, officiata dal vicario del Vescovo Don Sergio Melillo, per ricordare un integerrimo servitore dello Stato dalle origini irpine. A rappresentare la famiglia ci sono le sorelle che ancora vivono ad Avellino.
Da tutti Antonio Manganelli viene ricordato come una persona disponibile, di principi e di valori solidi, un esempio da seguire che nella sua carriera ha modificato il concetto di sicurezza e ha combattuto sul campo le mafie.
Commosso il ricordo del sindaco Foti, amico del compianto Manganelli.
Commenta l'articolo