Testimoni di impegno e legalità, sempre in prima linea nella lotta contro i clan. Da un pulpito, è il caso di Don Aniello Manganiello, o attraverso il proprio lavoro di giornalista, come per Rosaria Capacchione. Entrambi, in due iniziative distinte, hanno fatto tappa ad Avellino per incontrare gli studenti. «Siamo in una grave emergenza educativa causata dalla perdita della funzione di camminare insieme. Dobbiamo trovare il collante e fare rete». Questo il messaggio lanciato da Don Aniello, sacerdote di Scampia, intervenuto all’istituto alberghiero Manlio Rossi-Doria nel corso dell’incontro “Scuola famiglia e territorio: insieme nella promozione dei valori della legalità”.
Rosaria Capacchione, invece, giornalista, ex parlamentare, sotto scorta perché minacciata dai clan, ha incontrato gli alunni del Liceo Publio Virgilio Marone presso il polo dei giovani del capoluogo.
Capacchione parla anche della malavita organizzata presente in Irpinia, soprattutto di quella attiva in Valle Caudina, tornata sotto i riflettori di recente dopo gli agguati a San Martino e Cervinara.
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