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Manutenzione reti idriche, torna il dialogo tra sindaci e Alto Calore

L'Alto Calore apre al dialogo con i sindaci irpini dopo la provocazione delle fatture da un milione e mezzo di euro inviate ma poi ritirate. Il nodo della questione gli interventi di manutenzione straordinaria, a carico dei comuni, delle reti idriche colabrodo che consentirebbero un risparmio economico enorme e ridurrebbe lo spreco d'acqua addirittura per il 75%.


LA REPLICA DI GIUDITTA
“Emerge sempre di più la necessità di un approfondimento in quanto la conferenza stampa di D’Ercole non chiarisce la problematica e non fornisce alcuna linea sulla prospettiva della società Alto Calore”. Così Pasquale Giuditta , primo cittadino di Summonte dopo la conferenza stampa di questa mattina all’Alto Calore convocata dal presidente D’Ercole. 

“Le parole di D’Ercole non risolvono il problema, anzi, fanno emergere superficialità ed incapacità nella gestione del servizio idrico integrato delle acque.  Il presidente non ha fatto altro aggravare la situazione proponendo una soluzione falsa, ipocrita che mette in discussione le loro stesse attività.  Non ha fatto altro che continuare a confondere le idee anche alla stampa. Sono ancora in attesa di una sua risposta concreta in merito alle fatture e alla linea che la società intende seguire.    – prosegue Giuditta, già presidente dell’Ato 1 Calore Irpino e sempre attento alla tematica delle acque – Immaginavo che D’Ercole, piuttosto che far marcia indietro e rinnegare  in modo subdolo e confuso le decisioni dell’ente, rassegnasse le dimissioni insieme a quelle dei componenti del Cda.  Solo le dimissioni avrebbero permesso ai sindaci di iniziare un’azione concreta e stabilire una prospettiva per l’ente e per il ciclo integrato che oggi, purtroppo, non c’è.  Confermo la conferenza stampa di domani mattina alle ore 11 davanti la sede dell’Alto Calore. Del resto, se sono ancora convinti che un sindaco di un comune socio, che li ha quindi votati, non debba avere l’accesso alla sede, anche in un piccola stanzetta, mentre il presidente e il Consiglio di Amministrazione  possono avere il privilegio dell’utilizzo di saloni e spazi sia nella sede di Avellino che in altre sedi, credo sia una mancanza di rispetto non nei miei confronti ma un’offesa nei confronti dei cittadini di Summonte che rappresento e di tutti i colleghi sindaci che potrebbero trovarsi nella mia stesa situazione. In mancanza della disponibilità io comunque la conferenza la terrò davanti alla sede. – conclude Giuditta  - Mi chiedo, perché il presidente D’Ercole non si è premurato di convocare  l’Assemblea dei sindaci per discutere di questa problematica, visto che fino ad oggi non lo ha ancora fatto, ma si limitato ad una  conferenza stampa per confondere le idee?” 

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