In 5 anni sono stati risparmiati oltre 20 milioni di euro per la riduzione di ricoveri fuori regione e per l'incremento degli stessi in Campania. La Regione traccia il bilancio sulla mobilità sanitaria e risponde ai numeri diffusi dalla fondazione Gimbe che promuove attività di formazione e ricerca. Per la struttura commissariale alla sanità, i ricoveri rappresentano circa l'85% della spesa complessiva. Diverso sarebbe il caso delle prestazioni. Appare abbastanza naturale per i cittadini che vivono ai confini - chiarisce la regione - andare a fare analisi o un esame diagnostico nel posto più vicino che per alcuni può essere la Puglia, la Basilicata o il Lazio. Nel 2009 i ricoveri fuori Regione sono stati oltre 92 mila. Quattro anni dopo, sono arrivati a 80 mila. Questo l'ultimo dato aggiornato. Allo stesso tempo sono aumentati i ricoveri nelle strutture campane: si è passati dai 25 mila del 2010 ai quasi 33 mila per l'anno successivo. La Struttura Commissariale precisa poi che, la mobilità è scambiata con costi concordati e viene pagata allo stesso modo in tutta Italia. Ad essere aumentati sono stati i costi delle prestazioni che hanno fatto lievitare ovunque la spesa sanitaria. La Campania è tra le poche regione a registrare un risultato positivo, con un saldo attivo nel 2013 di 6 milioni. Il consuntivo 2014 porta l’avanzo a 240 milioni di euro. Questi i numeri della Struttura Commissariale alla sanità.
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