I medici dell’emergenza dell’Alta Irpinia chiedono il riconoscimento della zona disagiata e la deroga ad effettuare turni di 12 ore per causa di forza maggiore
Questa la richiesta dei sanitari che espletano attività di emergenza territoriale in zone disagiate della ASLAV soprattutto in Alta Irpinia dove le condizioni metereologiche, anticipate dalle previsioni, mettono a rischio il rientro o la presa di servizio in orari critici: mattino presto e tarda sera.
In buona sostanza, la deroga ai turni di 12 ore darebbe la possibilità di effettuare turni di 24 h, dalle 14 alle 14 del giorno dopo in modo che la percorrenza dei tratti stradali in caso di neve e gelo possa svolgersi in orari dove la temperatura e le condizioni atmosferiche sono presumibilmente più favorevoli.
La presa di posizione arriva in seguito ad episodi che hanno visto operatori del servizio di emergenza territoriale in evidente difficoltà al termine del turno con pericolo per la propria incolumità e sicurezza, nonché la conseguente difficoltà di garantire lo svolgimento di servizio regolare secondo la programmazione dei turni. L’appello viene rivolto ai vertici dell’ASL e della Regione affinché le zone dell’Irpinia vengano riconosciute ufficialmente come zone disagiate in modo da poter derogare alla legge nazionale come accade in altre regioni con le stesse caratteristiche. Inoltre, un’ulteriore istanza riguarda la dotazione di mezzi di soccorso adeguati, come autoambulanze quattro per quattro. Nella serata di ieri, un medico del 118, dopo il diniego a proseguire il turno da parte della Dirigenza, non è riuscito a rientrare a casa per le condizioni climatiche avverse, ed è stato recuperato fortuitamente da un ambulanza in espletamento di soccorso dopo essere rimasto per varie ore all’addiaccio per giunta con conseguente avaria dell’automobile e del cellulare.
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