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''No petrolio'', cresce la mobilitazione contro la ricerca dell'oro nero in Irpinia/C'è anche uno spot

Il comitato civico No Petrolio A Gesualdo comunica che venerdi 4 gennaio sarà indetta una pubblica assemblea con a tema “Le perforazioni petrolifere nel territorio di Gesualdo”- informazione e dibattito
Il comitato da poco formatosi, è attivo in una fitta campagna mediatica di informazione volta alla sensibilizzazione della comunità irpina sui rischi e le conseguenze socio-economico-ambientali connessi al progetto di perforazione petrolifera, attualmente oggetto di verifica ambientare presso il settore ambiente della Regione Campania. 
Il comitato ha attivato la propria campagna informativa su più fronti riscontrando - si legge in una nota - ''l’immediato sostegno di tutte le forze politiche locali e l’appoggio delle varie associazioni gesualdine. Inoltre, grazie ad un fitto volantinaggio, all’ausilio di spot radiofonici e mediante l’apporto di internet il messaggio di dissenso al petrolio si è andato via via estendendo anche nei paesi vicini con confortanti riscontri e apprezzamenti.
Il convegno servirà per fare il punto della situazione per la definizione delle nuove azioni da intraprendere, nella speranza di poter registrare anche il sostegno delle varie aziende locali appositamente invitate a partecipare al dibattito''. 
Dopo la proiezione di un video informativo verrà illustrata la campagna di sensibilizzazione e dato impulso alla discussione con interventi dei promotori.
Comitato No petrolio di Gesualdo – Finalità e obiettivi
''Nel mese di ottobre del 2012 con la comunicazione dell’avvio della procedura amministrativa per il Permesso di Ricerca petrolifera in Gesualdo,  la comunità è stata immediatamente sollecitata ad esprimere la propria posizione e unanimemente il consiglio comunale si è espresso a sfavore del progetto; da allora la discussione si è sposata su altri fronti alimentata da annunci politici e flebili iniziative, nonostante l’approssimarsi dei tempi per la decisione definitiva presso la Regione Campania.
Il comitato No Petrolio a Gesualdo parte dall’iniziativa di pochi giovani di Gesualdo all’indomani del convegno organizzato dal Comitato No Petrolio in Altirpinia a Gesualdo del 22 dicembre. Nella prima riunione organizzativa del 26 dicembre il gruppo si arricchito di 30 nuove adesioni, tra loro anche una corposa rappresentanza di ragazzi di Fontanarosa. Con l’attivazione di un profilo facebook, il comitato in soli 10 giorni già conta di oltre 500 contatti. 
L’anima di questo movimento si alimenta della speranza di vedere la nostra terra non più vittima inconsapevole di scelte piovute dall’alto senza rispetto delle comunità e dei luoghi ma finalmente protagonista del suo futuro grazie alla valorizzazione delle sue virtù naturali e delle sue risorse ambientali.
Il rischio connesso alle trivellazioni petrolifere si riverbera inoltre dei timori legati alla natura tragicamente sismica del nostro sottosuolo, tanto fragile da non potere essere esposto a nessuna sollecitazione. 
Dire No al Petrolio significa dire No ad un’Irpinia serbatoio, ad un’Irpinia terra lontana e senza speranze da spremere fino all’osso per poi lasciarla morire. 
Dire No al Petrolio significa anche sollecitare la comunità, la gente e la politica a scommettere in un futuro di rilancio e di speranza inseguendo veri e concreti progetti di sviluppo legati alla valorizzazione di quanto bello, sano e di buono abbiamo, che un solo pozzo petrolifero renderebbe d’incanto grezzo, sporco e puzzolente. 
Noi crediamo in questa iniziativa perché crediamo in un Irpinia che sappia finalmente guardare al futuro alimentandosi di una mentalità giovane quindi anche piena di sogni e perché no di scommesse da tentare senza aver paura di rischiare.
L’obiettivo principale che il movimento adesso si è prefissato è quello di mantenere alta l’attenzione sul tema con una intensa campagna di sensibilizzazione nella speranza  di un più efficace ed incisivo apporto della politica, che solo recentemente sembra avere preso coscienza della problematica con dichiarazioni d’intenti e prese di posizione credibili contro l’autorizzazione al progetto di ricerca. 
Esistono quindi concrete speranze di vedere cestinato questo progetto e per questo contiamo sul favore della comunità attiva e partecipe e sull’attenzione delle istituzioni verso questo tema''.

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