«Anche se ho perso e non potrò mai più riavere le mie gambe, Dio mi ha arricchito di tante altre cose e oggi sono una donna felice.” Giusy Versace (nella foto mentre abbraccia la direttrice del Centro Silenziosi Operai della Croce sorella Monica Sobotkiewicz), commuove Valleluogo. Una testimonianza di vita davvero toccante la sua, piena di speranza e ottimismo, nel corso della giornata sulla disabilità, “io mi muovo”, promossa dall’Aci presso il Centro Silenziosi Operai della Croce. Volto dolcissimo, grinta e sorriso stampato sulle labbra, Giusy è la prima atleta italiana con amputazione bilaterale. Era il 22 agosto 2005 quando dopo un terribile incidente stradale, dovette subire l’amputazione delle gambe. Tutto sembrava finito, un calvario difficile ma alla fine Giusy è riuscita a riprendersi la sua vita dedicandosi allo sport e al volontariato.








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